Cunati: "Porterò in Comune tutta la mia esperienza nel volontariato"
Marilena Cunati è nata 66 anni fa a Sumirago, dove la sua famiglia vive da generazioni. È sposata, con due figli, ed ormai in pensione. Da 37 anni fa volontariato come addetta sociale delle Acli e da 18, grazie ad una prima esperienza di accoglienza di ragazzi di Chernobyl, è presidente dell’associazione “bambini sereni” di Sumirago.
Cunati guida la lista nata dall’unione tra due formazioni che militavano su fronti avversi alle scorse elezioni ma che questa volta hanno trovato i giusti punti di contatto per collaborare: la Lega Nord e Progetto in Comune. Per la candidata no si tratta però della prima volta che si avvicina alla politica perché ha già avuto un’esperienza amministrativa nella Giunta Brioschi dal ‘95 al ‘99 con la delega ai servizi sociali.
Come nasce la sua candidatura a questa tornata elettorale?
In un primo momento la Lega nord mi ha cercata per un posto in lista. Da quella prima proposta è nata l’idea di appoggiare una mia candidatura a sindaco. Io ci ho pensato molto e mi sono consultata in famiglia e alla fine sono stati determinanti il sostegno dei miei figli e le parole di mamma che mi ha detto che mio papà sarebbe stato molto fiero di vedere un sindaco sumiraghese doc.
Cosa vuole portare in Comune?
Tutto l’impegno e l’esperienza che ho maturato nell’occuparmi delle persone in tutti questi anni di volontariato. Voglio portare attenzione e risorse al sociale.
Quali sono secondo le caratteristiche da valorizzare del paese di Sumirago?
Abbiamo sicuramente un territorio naturale da valorizzare. Ma non vorrei che passasse in secondo piano anche un’altra caratteristica importante: a Sumirago ci sono 366 imprese che danno da lavorare a 2mila persone. La loro presenza va tutelata perché permettono il benessere dei nostri cittadini ed evitano che molti giovani siano costretti a lasciare il paese per lavorare. Vorremmo stringere ancora di più il rapporto con le aziende per incentivare sempre di più l’assunzione di personale del posto.
Di che cosa soffre, invece, il territorio di questo comune?
Un problema molto serio che abbiamo notato è la mancanza di integrazione e di intenti tra amministrazione comunale e le tante associazioni che sono attive in paese, almeno una trentina. Sappiamo che diverse associazioni hanno anche annullato le proprie manifestazioni perché non hanno trovato un valido appoggio. Noi vogliamo che le istituzioni tornino ad essere un punto fermo di collaborazione e cooperazione.
Qualche punto in particolare del vostro programma?
Io tengo molto al futuro dei nostri bambini e dei nostri giovani. Vorremmo puntare sulla riqualificazione degli edifici scolastici che versano in condizioni disastrose (proprio in questi giorni abbiamo fatto delle foto che lo dimostrano). Inoltre vorremmo installare un sistema di videosorveglianza fuori dalla scuola e introdurre il consiglio comunale dei ragazzi affinché imparino l’importanza di occuparsi della cosa pubblica.