Astuti (Pd): «Vogliamo mostrare le capacità di buon governo dei nostri amministratori»
Cavalotti per la riconferma, Mottura per il primo mandato. Sono le carte del Partito Democratico a Tradate e Cassano Magnago, i due comuni più importanti (entrambi sopra i 15mila abitanti, nei quali dunque è possibile il ballottaggio) fra gli 11 del Varesotto attesi alle urne.
A un mese dal voto – l’election day è fissato per domenica 11 giugno -, il segretario provinciale del Pd, Samuele Astuti, lancia la volata a sostegno dei “suoi” candidati. «Tradate e Cassano Magnago – sottolinea – sono centri importanti nei quali il Partito Democratico vuole essere competitivo e mostrare le capacità di buon governo dei suoi amministratori».
A cominciare dal primo cittadino uscente Laura Cavalotti, che a Tradate prova a riconfermarsi sfidando Dario Galli (Lega Nord, Movimento Prealpino, Forza Italia, Tradate Libera), Emilia De Benedetto (Movimento 5 Stelle), Massimiliano Russo (Movimento Etica) e Alfio Plebani (Innovazione Civica, Energia e Futuro). Oltre che dal Partito Democratico, l’ex consigliere provinciale sarà sostenuta anche da Sinistra x Tradate e da Partecipare Insieme 2.0. «Riconfermiamo il nostro appoggio al buon governo della coalizione di centrosinistra – commenta Astuti -, che in questi anni hanno saputo conciliare virtuosità finanziaria e pragmatismo amministrativo. Laura è una persona molto competente, che ha avuto modo di manifestare impegno, dedizione e passione sia in Comune che in Provincia, mettendo sempre al centro i bisogni dei cittadini».
A Cassano Magnago, invece, Mimmo Mottura lancia la sfida al sindaco uscente Nicola Poliseno, al candidato leghista Giovanni Battistella e a quello della sinistra radicale Carmine Esposito. «Mimmo è una persona molto conosciuta in città – evidenzia il segretario provinciale dem -. È supportato da due liste, tra le quali quella del Partito Democratico, che oltre a nomi d’esperienza schiererà diversi millennials».
Tanto a Tradate quanto a Cassano, la coalizione di centrosinistra sarà caratterizzata da un’impronta fortemente civica. «Il Partito Democratico – conclude Astuti – conferma la sua apertura alle forze più dinamiche del civismo e delle realtà culturali e dell’associazionismo extrapartitiche che vogliano lavorare per il bene delle proprie comunità». A un mese dal voto, la sfida è lanciata.