Corsa a tre a Cassano Magnago
A Cassano Magnago sarà corsa a tre: al traguardo formale del 13 maggio non ce la fa Carmine Esposito (candidato del rinato PCI) e quindi la sfida sarà tra Giovanni Battistella, Mimmo Mottura e Nicola Poliseno.
Cassano è sopra i 15mila abitanti, quindi ogni singolo candidato sindaco può avere più liste a suo supporto. Si possono votare sia la lista sia il candidato sindaco. Se nessuno dei tre candidati sindaco ottiene il 50%+1 dei consensi, si va al secondo turno di ballottaggio, con la sfida diretta tra i due più votati.
Il sindaco uscente si ricandida con un’unica lista a suo supporto, “Nicola Poliseno sindaco”, che ha riunito tre gruppi civici e due partiti (FI e Fratelli d’Italia). Poliseno viene da cinque anni di amministrazione e ha scelto di dare un messaggio di compattezza, con l’unica lista, rinunciando a presentare un maggior numero di candidati (che raccolgono preferenze personali aggiuntive rispetto ai partiti). Presentazione ufficiale della lista lunedì 15 maggio alla sede di Amicorum, via Brunelleschi 24. Poliseno ha scelto la sede della serata per un motivo simbolico: è una pizzeria sequestrata alla mafia, affidata al Comune e assegnata ad un’associazione durante il suo mandato.
La Lega Nord ha rotto con Forza Italia (e quindi con Poliseno) nel 2012, ai tempi in cui il carroccioe gli azzurri si sfidavano direttamente per la guida del centrodestra, come accadde anche in altri Comuni tra 2011 e 2012. Oggi la Lega candida Giovanni Battistella, che sarà sostenuto da tre liste: fin dall’inizio al simbolo dell’Alberto da Giussano si è affiancato quello della lista Donne e lavoro, che strizza l’occhio al mondo femminile (è composta in grandissima parte da donne). A questa lista d’appoggio Battistella ne ha affiancata, negli ultimi giorni, una seconda: Giovani Stelle per Cassano, fatta da under 40, con diversi ventenni (ha causato qualche polemica per nome e logo che sembrano evocare quelli del Movimento 5 Stelle). I nomi li trovate tutti nella pagina Cassano Magnago dello Speciale elettorale.
Il centrosinistra punta su Mimmo Mottura: una storia nel centrosinsitra unitario (dai tempi dell’Ulivo), si candida prima di tutto sostenuto dalla sua civica In Movimento per Cassano, con il sostegno però anche del Partito Democratico. Nelle due liste di Mottura ci sono molti giovani, accanto a persone d’esperienza: l’età media della lista Pd è 46 anni, quella della lista civica 41. Tra le curiosità, la candidatura di un ex “sindaco dei ragazzi” (Massimi Silvi, capolista di In Movimento per Cassano) e quella di Iman Boulahrajane, “nuova italiana” di origine marocchina, nata in Italia, vicepresidente dei Giovani Democratici in provincia. La civica si è presentata venerdì sera, la lista del Pd sarà presentata ufficialmente ai cassanesi giovedì 18 maggio in biblioteca. Mentre il 24 maggio toccherà alla coalizione e al candidato sindaco, con un incontro a Villa Oliva.
Non ce l’ha fatta, invece, Carmine Esposito. Doveva essere l’alfiere del rinato Partito Comunista Italiano, ricostituito lo scorso anno. Ma l’ostacolo della raccolta delle firme per la lista si è rivelato insormontabile: hanno superato quota 100 ma si sono fermati lontani dal minimo necessario, fissato in 175 sostenitori registrati. «Non avevamo persone per autenticare le firme, questo ci ha messo in difficoltà» spiega Esposito. Per vidimare le firme servono consiglieri o assessori, comunali o provinciali (ad esempio consiglieri regionali) e il PCI parte un po’ da zero. «Una voce in più della corsa elettorale era importante, ma diciamo che non ci hanno aiutati, abbiamo fatto fatica».
Nel complesso la sfida cassanese è comunque su numeri limitati, una sfida chiara e ben delineata: tre candidati sindaci e sei liste (nella ben più piccola Tradate ci sono cinque candidati e undici liste).