Le risposte di Centinaio alle domande dell'associazione De Gasperi
Il candidato sindaco del Centrosinistra Alberto Centinaio ha risposto alle domande poste dall’associazione De Gasperi. Si tratta delle domande che l’associazione avrebbe voluto porre in occasione di un confronto a due che, come è noto, è stato rifiutato dallo sfidante Gianbattista Fratus. Ve le riportiamo di seguito così come ci sono state inviate dall’associazione
1. Potete sintetizzare come avete proceduto nei Vostri programmi per individuare i bisogni della gente? Come gestirete l’ordine delle priorità? Ci sono delle emergenze?
Per stendere un programma elettorale occorre “ascoltare” la città. Siamo partiti – come coalizione – da qui, creando momenti di confronto aperti, laboratori tematici, discussioni cui hanno preso parte davvero tante persone. Ci si è confrontati sui bisogni della città e sulle attese dei cittadini. Si è poi considerato il programma amministrativo di IoAmoLegnano del 2012 confrontandolo con quanto realizzato in questi cinque anni. Dalla sintesi di queste fasi di lavoro, è emerso un programma piuttosto dettagliato, riferito soprattutto ad alcuni grandi capitoli della politica locale: dai servizi alla persona alla cultura, dalla mobilità alla qualità della vita, dall’urbanistica al sostegno alle attività produttive e commerciali, dalla scuola all’associazionismo, dal Palio allo sport. Alcuni elementi trasversalmente presenti sono, in particolare, la famiglia, i giovani, le fasce di popolazione che richiedono attenzioni specifiche, come i bambini e gli anziani. Il nostro programma – che resta aperto a nuovi e ulteriori contributi – combina dunque l’attenzione centrale alla persona con grandi obiettivi politico-amministrativi in relazioni alle competenze dell’Amministrazione comunale. Potremmo sintetizzare in questo modo: “fatti, non sogni”.
2. La dimensione dei problemi, da quelli educativi a quelli della sicurezza e dell’integrazione sociale, solo per citarne alcuni, è tale per cui l’ente locale da solo, a nostro parere, non può che dare risposte parziali. Quanto intendete investire e come nella sussidiarietà e nel coinvolgimento del terzo settore?
I temi citati richiedono due livelli di attenzione: quello sovra comunale, sul quale l’Amministrazione uscente ha puntato molto in questi anni; e il protagonismo della società civile, secondo il principio di sussidiarietà. Sono linee-guida che abbiamo finora cercato di applicare, sempre con risultati che giudichiamo positivi, sia per quanto attiene la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità, sia nel valorizzare ciò che emerge dall’associazionismo, dal terzo settore e dal volontariato. Del resto nel profilo di IoAmoLegnano figurano esattamente questi “mondi vitali” e questi valori: sono e resteranno nel dna dell’Amministrazione cittadina.
3. Buona parte del non voto viene dai giovani. Scriveva poco tempo fa Antonio Polito, vice-direttore del Corriere: “Ci vorrebbe una santa alleanza tra genitori, insegnanti, media, intellettuali, idoli rock, stelle dello sport, per riprendere come emergenza nazionale il tema dell’educazione, e sottoporre a una critica di massa la cultura del narcisismo”. Avete in mente qualcosa per i giovani di Legnano per fronteggiare questa emergenza educativa?
Nel programma che abbiamo definito per i prossimi cinque anni di governo cittadino, i giovani sono un valore aggiunto per la città, non solo una fascia d’età cui dedicare attenzione. Una lettura del programma lo conferma. Ma è altrettanto chiaro che ai compiti della politica vanno affiancati quelli della famiglia, della scuola, delle comunità educanti (fra cui parrocchie e oratori), delle realtà della cultura, dello sport, dell’aggregazione sociale (pensiamo ad esempio alle Contrade). E’ a questo livello che si deve saldare un’alleanza in cui il Comune ha un ruolo attivo, propositivo e di sostegno, nel rispetto degli altri specifici ruoli.
4. Mai come oggi la società è liquida. Esistono dei motivi per cui un elettore storicamente di centro-destra (centro-sinistra) dovrebbe ora votare un candidato sindaco di centro-sinistra (centro-destra)? Cosa dite agli elettori di centro? La realizzazione del Vostro programma comporta sacrifici per le famiglie e per i cittadini?
La società è “liquida” e non di rado si sperimenta una politica “espressione” di questa società in rapida trasformazione, che si traduce nel venir meno di alcuni essenziali punti di riferimento sul versante dei valori e delle relazioni. Legnano è tuttavia caratterizzata anche da principi solidi e belle testimonianze di una società che cresce e di una politica al servizio della città. Su questa linea ci si è mossi nel corso del mio mandato e per tale ragione un elettore di centro o di centrodestra può oggi fidarsi e votare un candidato sindaco espressione di liste e partiti di centro e di centrosinistra. Al di là delle appartenenze, parlano i fatti. Ricordo che l’amministrazione locale è fatta di onestà e di fatti.
5. Noi crediamo che per un buon amministratore siano fattori decisivi la libertà e la responsabilità, per cui:
a) Se sarete sconfitti guiderete l’opposizione (ovvero, rimarrete in Consiglio)? sarà un’opposizione rigida? Se vincerete, come valuterete le proposte delle minoranze? Sarà una maggioranza pigliatutto?
Chi sta all’opposizione deve svolgere un ruolo di controllo e di proposta, nel rispetto del proprio ruolo e del mandato dei cittadini. Come Amministrazione faremo come sempre: terremo le antenne sintonizzate sulla città e saremo attenti alle buone proposte provenienti dalle minoranze consiliari.
b) Nella scelta degli assessori come gestirete i condizionamenti dei gruppi che vi sostengono? Rivendicherete l’ultima parola? Una eventuale dialettica dentro la vostra maggioranza è fattore positivo?
La dialettica politica all’interno di una forza politica, di una maggioranza, e tra maggioranza e minoranza, è sempre un elemento positivo e costruttivo, purché non scada in una logica di “mercato” . Per quanto riguarda la scelta degli assessori la legge è chiara: spetta al Sindaco, il quale ovviamente non mancherà di tener conto del risultato elettorale e del sostegno proveniente dalle forze politiche presenti in città, e non solo.