Ballottaggio Fratus-Centinaio: non ci sarà un confronto

Domenica 25 giugno la sfida tra Gianbattista Fratus, candidato sindaco del Centrodestra, e Alberto Centinaio, sindaco uscente e candidato del Centrosinistra, avrà il suo momento culminante nella conta delle schede.

Parte in vantaggio il candidato del Centrodestra con il 39% dei voti al primo turno mentre lo sfidante si è fermato ad un inaspettato 32%. Nonostante un divario piuttosto netto il risultato non è così scontato a favore di Fratus ma tutto dipenderà dalla capacità di entrambi di portare più elettori possibili alle urne.

Intanto va detto che non ci sarà alcun faccia a faccia tra i due. Gianbattista Fratus ha detto no ad ogni confronto pubblico con Centinaio con una nota stampa che vi riproponiamo:

 Siamo consapevoli, dato anche il tenore con cui la coalizione che sostiene Alberto Centinaio ha improntato tutta la campagna elettorale basandola sulla denigrazione degli avversari e non sui punti di programma da presentare ai legnanesi, che la nostra scelta possa scoprire il fianco a ulteriori attacchi ingiustificati. Attacchi e accuse che rispediamo al mittente ancor prima di riceverle, poiché gli innumerevoli dibattiti che si sono svolti durante la prima fase della campagna elettorale dimostrano esattamente il contrario.
Ci spiace, sinceramente, per quanti credevano che un confronto aperto si potesse tenere e svolgere con armonia, ma le responsabilità vanno ricercate nella mancanza di nuovi argomenti su cui discutere concretamente e alla condotta denigratoria e al limite della diffamazione che alcune forze politiche e alcuni personaggi politici locali hanno rivolto al nostro candidato sindaco e ai suoi compagni di viaggio.

Una scelta piuttosto curiosa quella di evitare confronti, soprattutto se si pensa che gli altri candidati, e le rispettive liste, non hanno espresso accordi alla luce del sole con i due contendenti.

La replica di Alberto Centinaio

Prendo atto con rammarico della decisione del mio avversario di non voler partecipare a nessun confronto tra candidati sindaco prima della data del ballottaggio. E’ una scelta che rispetto anche se la considero un’opportunità persa in quanto impedisce ai legnanesi di avere qualche strumento in più per poter decidere verso chi orientare il proprio voto.
Dopo quella arrivata da Daniele Berti, di comune accordo declinata per le modalità con cui era stata proposta e organizzata, due erano le richieste pervenute nei giorni scorsi: una dell’associazione culturale “Alcide De Gasperi” e una di Legnanonews.  Gli organizzatori – così mi era stato anticipato – si ripromettevano di “volare alto” portando il dibattito su temi che fino ad oggi erano rimasti fuori dai precedenti confronti. E’ per questo motivo che avevo dato la mia adesione.
Quello che non accetto è che si tenti di giustificare il diniego con l’accusa rivolta alla mia coalizione di avere improntato tutta la campagna elettorale sulla denigrazione – “al limite della diffamazione” – nei suoi confronti e di alcuni suoi “compagni di viaggio”. Cerchiamo di essere seri! Se definire un “galantuomo” il mio competitor, come ho scritto in una lettera che in questi giorni sta per essere consegnata in tutte la case dei legnanesi, è un’azione diffamatoria, chiedo scusa dell’involontario eccesso di maleducazione.
Ribadisco invece, e con forza, quanto ho scritto in un altro passaggio della mia lettera. E cioè che dietro al mio avversario “si muovono e agiscono alcuni delle peggiori esperienze del passato. Persone che con slogan come ‘RIPRENDIAMOCI LA CITTA’ lasciano trasparire le loro reali intenzioni”. E’ un giudizio politico di cui mi assumo totalmente la responsabilità e che mi auguro fortemente possa essere scongiurato dal risultato elettorale.

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