Le risposte di Fratus alla comunità Lgbt: "Pronto ad unire coppie omosessuali"

Il candidato sindaco del centrodestra Gianbattista Fratus è il primo a rispondere alle domande poste dalla rete Lgbt Altomilanese ai sei candidati sindaco di Legnano. Di seguito le risposte

 1. Come Sindaco, celebrerebbe di persona un’unione civile?
Le unioni civili sono parte integrante della legislazione italiana. E, come recita la nostra Costituzione, la Legge è uguale per tutti. Nessun uomo delle istituzioni si dovrebbe sottrarre ai compiti imposti dal proprio ruolo.

2. Come Sindaco istituirebbe un registro dei matrimoni ugualitari contratti all’estero, come già attuato ad esempio nel Comune di Milano?
Come sindaco ben poco potrò fare se non supportato dall’amministrazione che si verrà a creare in seguito alle elezioni del prossimo 11 giugno. Come per altre tematiche decisamente pregnanti nella vita della comunità, ogni decisione, compresa questa, meritano di essere approvate dall’intero consiglio comunale all’unanimità.

3. Come Sindaco, indirizzerebbe la Sua giunta a sostenere attività finalizzate a combattere l’omotransfobia (ad esempio aderendo alla rete RE.A.DY)?
Purtroppo, non conosco la rete di cui parlate. Di certo, l’omotransofobia, così come tutte le “fobie” sono condannate dalla Costituzione e dalle leggi italiane. A costo di ripetermi, tutte le azioni necessarie al fine di tutelare la legge -che è uguale per tutti- sono da considerarsi prioritarie per la crescita di una società che si dica evoluta.

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